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Sostituti del latte materno: c'è un contributo

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Fino a 400 euro all’anno per figlio se le condizioni della mamma impediscono la pratica naturale dell’allattamento e con Isee inferiore ai 30 mila euro. Richieste entro il 15 febbraio agli sportelli di ASST.
Tassonomia argomenti: 
Data Articolo: 
Venerdì, 3 Febbraio, 2023 - 07:56
Descrizione

Un contributo per l’acquisto di sostituti del latte materno. Può essere richiesto ad ASST Crema entro il 15 febbraio dalle donne con condizioni che impediscono la pratica naturale dell’allattamento - qualora non sia possibile ricorrere alle banche del latte umano donato - fino all’importo massimo annuo di 400 euro per figlio e comunque fino al sesto mese di vita del neonato. L’Isee ordinario del richiedente non deve inoltre superare i 30mila euro annui.

Il Ministero della salute ha infatti istituito il Fondo per il sostegno all’acquisto di sostituti del latte materno, con una dotazione di 2 milioni di euro per l’anno 2020 e 5 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2021. Con delibera di Regione Lombardia sono state approvate le indicazioni operative regionali per l’attuazione di questa iniziativa, grazie a un finanziamento nazionale di oltre 1 milione e 208mila euro per gli anni 2020 e 2021.

Sono escluse dal contributo le donne con condizioni già diversamente normate e, in particolare, che presentano le condizioni già previste a livello ministeriale in caso di assistenza sanitaria integrativa relativa ai prodotti destinati a un’alimentazione particolare, che comporta benefici maggiori. In caso di morte della madre, il contributo potrà essere richiesto da chi possiede la responsabilità genitoriale del neonato.

In quali casi è controindicato l’allattamento?

Le condizioni materne che controindicano in maniera assoluta l’allattamento indicate dal Decreto ministeriale del 31 agosto 2021 sono le seguenti: in via permanente, infezione da HTLV1 e 2, sindrome di Sheehan, alattogenesi ereditaria, ipotrofia bilaterale della ghiandola mammaria (seno tubulare), mastectomia bilaterale, morte materna; in via temporanea, infezione da HCV con lesione sanguinante del capezzolo, infezione da HSV con lesione erpetica sul seno o capezzolo, infezione ricorrente da streptococco di gruppo B, lesione luetica sul seno, tubercolosi bacillifera non trattata, mastite tubercolare, infezione da virus varicella zooster, esecuzione di scintigrafia, assunzione di farmaci che controindicano in maniera assoluta l’allattamento, assunzione di droghe (escluso il metadone), alcolismo.

Dove presentare la richiesta?

Come presentare la richiesta?

La richiesta, con riferimento alla spesa sostenuta per i nati dal primo gennaio 2020 al 31 dicembre 2022, deve essere corredata da: certificazione della condizione materna patologica e prescrizione della formula per lattante; Isee ordinario relativo all’anno nel quale sono state sostenute le spese; giustificativi di spesa per i sostituti del latte materno (formule per lattanti) acquistati in presenza delle condizioni che controindicano l'allattamento di cui al presente documento per i primi 6 mesi di età del neonato; informazioni per l’erogazione del contributo (coordinate bancarie). Se i primi 6 mesi di vita del bambino sono a cavallo di due annualità, dovranno essere presentate due richieste distinte, una per oggi anno di competenza della spesa.

L’accertamento e la certificazione delle condizioni patologiche, nonché la prescrizione della formula per lattante sono a cura dello specialista, del medico di medicina generale o del pediatra di libera scelta.

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Informazioni Ultima modifica: 03/02/2023 - 08:02